Mondiali di artistica

Khorkina da record, la vittoria vale il terzo titolo iridato. Sedicesima l’azzurra Monica Bergamelli.

“Ora posso dirlo, questa è la mia ultima gara”. Con un coupe de teathre, la sua grande passione al di fuori delle pedane, l’unica ginnasta nella storia ad aver vinto tre mondiali (Losanna ’97, Gand ’01 e Anaheim 2003) annuncia il suo ritiro. Atene? “Non è nei miei programmi”. E’ sinceramente emozionata, lei di solito così misurata negli atteggiamenti; una sorpresa nella sorpresa di questa vittoria. Inatteso e fondamentale per il bilancio della spedizione russa, finora deficitario, il successo della 24enne Svetlana Khorkina è stato costruito nelle rotazioni alla trave e al corpo libero. La trave, una volta spina nel fianco della bella Svetly, oggi è stata affrontata e addomesticata con leggerezza, modificando addirittura parti della routine rispetto alla gara di squadra. Il corpo libero, espressione massima delle emozioni, specchio dell’anima, è stato capace di rastrellare il punteggio (9.675) più alto della serata. A qualcuno non piace tutta questa drammaticità, che di fatto poco c’azzecca con la ginnastica “dura e pura”, ma i punteggi di partenza sono comunque alti, gli elementi di difficoltà presenti ed il risultato alla fine lascia a zero le chiacchiere. Può far sorridere ascoltarla dichiarare che riceve l’energia dal cosmo, ma ci fa anche un po’ tristezza sapere che “da domani la ginnastica avrà una spettatrice in più”. E una protagonista in meno. Alle sue spalle ancora un’americana, Carly Patterson, quindicenne di Baton Rouge anche lei della “premiata scuola” Bela Karoly. Nove anni la separano dalla vincitrice, a dimostrazione di quanto possa considerarsi unica e degna di studio la fenomenologia Khorkina. Quello che colpisce soprattutto in queste ragazzine americane, è la grande concentrazione sempre presente, la capacità di controllo. Proprio ciò che è mancato alla terza classificata, la cinese Zhang, grande favorita della vigilia, che una volta sotto pressione ha ceduto sporcando gravemente l’esercizio alle parallele.
Ha migliorato il risultato delle qualificazioni la nostra Monica Bergamelli, protagonista di una gara senza errori ma solo alcune difficoltà nei collegamenti che hanno provocato alla fine la perdita di qualche decimo di abbuono qua e là. Come nel corpo libero, pur eseguito senza grandi sbavature e con l’inserimento del doppio teso nella prima diagonale. Bene il volteggio, senza dubbio il suo pezzo forte del repertorio. Nel complesso per la diciannovenne bresciana il 16° posto rimane il risultato migliore in una competizione a questo livello.
Le speranze di medaglia per l’Italia sono riposte nei due anellisti Andrea Coppolino e Matteo Morandi, secondo e quarto in qualificazione, impegnati sabato pomeriggio. La partenza come primi due nella finale non li favorisce, ma il grande mattatore di questo attrezzo, il bulgaro Jotchev, ha subito una brutta contrattura muscolare dopo essere caduto tra gli staggi delle parallele nel concorso individuale. Non sappiamo quali siano le sue condizioni reali, ma lui ci sarà comunque. A difendere il suo trono.